La casa passiva è innanzitutto un edificio in grado di assicurare un’alta efficienza energetica con conseguente risparmio di energia e riduzione dei costi per la climatizzazione. A questo si accompagnano sempre un alto standard qualitativo ed elevate condizioni di comfort per gli abitanti.

Con la casa passiva si risparmia fino al 90% sul costo del riscaldamento rispetto a un edificio tradizionale e l’80% rispetto alle abitazioni più moderne. Super isolamento, protezioni solari, materiali e impianti innovativi a basso consumo: sono queste le  caratteristiche degli edifici “passivi”, uno standard che tutte le nuove costruzioni UE dovranno obbligatoriamente seguire a partire dal 2021.

La prima scelta da compiere insieme al progettista riguarda quindi lo standard energetico che si vuole raggiungere con la propria casa: una CasaClima Gold, A o B. Le classi energetiche CasaClima individuano separatamente il fabbisogno energetico per riscaldamento e l’energia complessiva impiegata. La strategia per una progettazione che recepisca in pieno la filosofia CasaClima prevede infatti di:

  • costruire un edificio in cui siano minimizzati i fabbisogni energetici (per riscaldamento, raffrescamento, illuminazione);
  • coprire il fabbisogno energetico residuo con un’impiantistica moderna ed efficiente, che possibilmente impieghi fonti energetiche rinnovabili.

Questa tipologia di abitazione,  diffusa in  Trentino Alto Adige e il nord Europa  assicura un elevato benessere termico con minime  dispersioni di calore, facendo a meno dell’impianto di riscaldamento “convenzionale” come caldaie o termosifoni.

Si tratta di una casa a consumo zero che va progettata rispettando però una serie di requisiti. Il concetto di “passività” prevede un consumo energetico per il riscaldamento entro un limite massimo di 15 kilowattora all’anno per metro quadro, mentre il consumo di energia totale (comprensivo di luce, elettrodomestici e acqua calda) non deve superare i 40 kilowattora per metro quadro all’anno. Meno di un quarto rispetto ai consumi di un edificio tradizionale. Gli elementi più importanti da considerare in fase progettuale sono: isolamento, orientamento, schermature, intonaci, illuminazione, elettrodomestici, serramenti, ventilazione, fonti rinnovabili.

Per quanto riguarda i costi di costruzione di un edificio “passivo”, le cifre sono circa il 15-20% più alte rispetto alle case tradizionali. Ricordiamo però che tale costo viene ripagato nel giro di poco tempo dal minor peso della bolletta energetica.

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